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Vinili da 180 grammi: cosa c’è di più?

di Redazione
 
vinili 180 grammi gr

Quella del vinile da 180 grammi è una questione su cui gli appassionati discutono da tempo. Ma che differenza c’è tra il vinile 180 gr e quello tradizionale? I vantaggi di questo formato sono effettivi? La nostra risposta è affermativa: vediamo perché.

Vinili 180 gr: lunga vita al vinile

Possiamo considerare il disco da 180 grammi come l’emblema della rinascita del vinile: la maggior parte delle nuove ristampe, infatti, viene ormai proposta in questo formato.

Partiamo da un dato di fatto: ogni volta che ascoltiamo un vinile, una sua piccola porzione viene consumata dalla puntina. Questo significa che, più lo facciamo suonare, più si assottiglierà.

I vinili da 180 grammi, rispetto agli altri formati il cui peso varia da 120 a 140, ci offrono un’ottima soluzione: essendo più spessi e pesando di più, si consumano meno rapidamente.

Una garanzia contro il warping

Oltre a consumarsi di meno, un disco più pesante riesce a resistere infinitamente meglio al warping, ossia a quel fenomeno di piegamento e ondulazione che alla lunga può rovinare il vinile (a volte in modo irrimediabile). Si tratta purtroppo di un problema che affligge molti collezionisti: dopo anni di ascolto, l’album preferito non suona come dovrebbe, oppure, nei casi peggiori, non suona affatto.

Un altro nemico dei nostri amati vinili è il calore. E anche da questo punto di vista, è indubbio che un disco da 180 gr possa difendersi meglio rispetto alle edizioni più sottili.

Vinili 180 grammi: suonano meglio?

Questa è la domanda che si pongono gli ascoltatori più attenti: un vinile da 180 grammi si distingue dagli altri per una maggiore resa sonora?

Bilanciamento e aderenza

Quando parliamo del discorso relativo all’audio, dobbiamo distinguere due livelli: qualità dell’audio e qualità della riproduzione.

Immaginiamo una situazione che può capitare a tutti. Dopo una buona mezz’ora che esaminate i dischi disponibili in negozio, avete fatto la vostra scelta: un classico del prog anni ’70 in vinili 180 gr. Ma al momento di pagare siete ancora indecisi, e chiedete (giustamente) se questa edizione sia meglio delle altre. Il venditore vi risponde elogiando le qualità del formato da 180 grammi: durabilità, minore esposizione al warping, resistenza al calore… Va bene, siete quasi convinti. Eppure volete fare un’ultima domanda: «Ma la qualità sonora è migliore?». Se il venditore vi dice di no, non vi sta mentendo.

Attenzione: non stiamo dicendo che allora fareste bene a mollare lì il disco che avete scelto e andarvene. Ma, dato che stiamo affrontando una questione che ha fatto scorrere fiumi di inchiostro (anche digitale) tra ascoltatori e audiofili, bisogna mettere i puntini sulle i.

La qualità sonora di un vinile dipende da diversi fattori, tra i quali la fonte e il procedimento di masterizzazione. È per questo che non dovremmo chiedere ai 180 grammi quello che oggettivamente non possono fare: si tratta di variabili che non dipendono dalla grammatura.

Detto questo, veniamo ai vantaggi concreti: riguardano comunque l’audio, ma dal punto di vista della riproduzione. Maggior peso e robustezza garantiscono infatti un ottimo bilanciamento: se il disco aderisce meglio al piatto, la sua riproduzione sarà più naturale e fluida. Proviamo a fare il confronto con un disco meno pesante: ci accorgeremo della presenza di scatti, vibrazioni e scossoni assenti in quelli da 180 gr.

Vinili 180 gr: come vengono stampati

Al di là dell’aspetto relativo alla masterizzazione, dobbiamo riconoscere che anche dal punto di vista della qualità sonora i vinili da 180 grammi presentano un vantaggio. Per spiegarlo, facciamo una rapida incursione sul piano tecnico.

Qualsiasi disco in vinile viene stampato attraverso una pressa che agisce per circa 120 atmosfere di pressione. Generalmente, ossia per i vinili di grammatura normale, l’operazione dura meno di 30 secondi. In quelli da 180 grammi la durata è superiore. Dato che la pressa lavora per più tempo, i solchi del disco ricevono, rispetto agli altri formati, una maggiore quantità di informazioni.

Vinile 180 grammi: quanti giri?

Nonostante spesso si faccia confusione, la risposta è molto semplice: i dischi da 180 grammi hanno 33 giri (i classici LP).

LP 180 gr: il futuro inizia oggi

In conclusione, non possiamo che approvare e consigliare il formato dei vinili 180 gr: una garanzia di qualità e longevità per la nostra collezione di vinili.

Infatti basta dare uno sguardo alle prossime uscite in vinile per renderci conto di come il mercato stia promuovendo le edizioni in questa versione.