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John Lennon: una vita tra musica e impegno politico

di Redazione
john lennon

Quando, il 9 ottobre del 1940, a Liverpool, nasceva John Winston Lennon, nessuno immaginava che sarebbe diventato uno degli artisti più influenti del Novecento. Compositore, cantante, attivista politico, John Lennon ha cambiato la musica, prima con i Beatles, poi da solista. 

Oggi celebriamo il grande artista britannico nel giorno del suo compleanno, ripercorrendo i grandi successi e i momenti fondamentali della sua carriera e della sua vita, stroncate troppo presto dalla mano di Mark David Chapman nel 1980.

L’infanzia e la nascita dei Beatles

Il pomeriggio del 9 ottobre del 1940, al Maternity Hospital di Oxford Street di Liverpool, viene alla luce John Lennon(con il secondo nome Winston, in onore di Churchill, che poi non fu più usato). Quando i genitori si separano, il piccolo John rimane in Inghilterra con la madre, mentre il padre emigra in Nuova Zelanda. La vita di John è legata strettamente alla figura della zia Mimi, che nel 1946, insieme al marito George, prende il futuro leader dei Beatles sotto la propria protezione, facendolo trasferire a Woolton. Dopo varie vicissitudini, John si ricongiunge con la madre, traslocando a Springwood, nella cui scuola inizia a mostrare tutta la sua estrosità e creatività che lo accompagneranno per tutta la vita. Inizia ad approcciarsi alla musica, come autodidatta, ascoltando i successi del rock ‘n’ roll del momento e cominciando a suonare la chitarra. A diciassette anni, la madre Julia muore investita. Per John è un grave lutto, che però riesce a superare. Anche perché la svolta era dietro l’angolo.

John aveva messo su un gruppo, i Quarrymen. Durante una delle loro esibizioni conosce Paul McCartney, con cui inizia un sodalizio che definire fortunato è limitativo. Nella casa della zia Mimi, chiamata in modo simpatico Mendips, al 251 di Menlove Avenue a Woolton, i due cominciano a scrivere le prime canzoni: stanno nascendo i Beatles.

Sui Beatles si potrebbero scrivere migliaia di libri, e non è certo nostra intenzione esaurire tutto quel che c’è da dire in poche righe. Una cosa è certa, e va sempre ribadita: i Beatles hanno cambiato per sempre la storia della musica. 

John Lennon e i Beatles: un binomio indissolubile

Durante la loro carriera, coincisa con il decennio degli anni Sessanta (assassinio di Kennedy e Martin Luther King, scoppio guerra in Vietnam, contestazioni giovanili allunaggio, ci fermiamo qua?), John Lennon e soci riescono a introdurre un nuovo stile di musica, unico, ma con la capacità formidabile di innovarsi e rinnovarsi continuamente, diventando “più famosi di Gesù”, come afferma proprio lo stesso Lennon provocatoriamente. Influenzati dal rock and roll di oltreoceano, quello di Chuck Berry, Little Richard ed Elvis, ma anche dal pop, riescono a dar vita a sonorità orecchiabili, in cui i due generi si mescolano perfettamente, dando vita a uno stile mai ascoltato, inconfondibile, e, forse, irrepetibile. Certo, come abbiamo già detto in un precedente articolo, fondamentale è il ruolo del “quinto Beatles”, il produttore George Martin, decisivo per creare arrangiamenti accattivanti. Andando avanti col tempo, i Beatles sperimentano il rock psichedelico, soprattutto in Revolver e in Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band. Negli studi di Abbey Road si compie una vera rivoluzione musicale, di cui John Lennon, insieme a Paul McCartney, sono gli indiscussi leader.

Molti giovani di quel periodo si ritrovano in quei quattro ragazzi di Liverpool, con le facce così normali, che riescono ad arrivare così facilmente ai loro cuori e alle loro menti. Il loro scioglimento non è facile da digerire per i milioni di fans che ne avevano seguito la nascita, e poi il grande successo. Il loro ultimo concerto, quello sul tetto della Apple Records, tenuto il 30 gennaio del 1969, è probabilmente uno dei momenti più famosi e iconici della storia della musica.

I Beatles lasciano una grande eredità musicale, ma a John Lennon non bastava.

L’attivismo politico di John Lennon

La vita di John Lennon è infatti caratterizzata da un grande attivismo politico, soprattutto a partire dall’ultimo periodo degli anni Sessanta, e dal suo incontro con Yoko Ono. Nelle mire del Lennon attivista finì soprattutto la guerra nel Vietnam (anche se sarebbe meglio dire la guerra in senso più generale). Lennon fu artefice di molte iniziative a sostegno della pace, in contrapposizione al governo americano, il quale, spaventato dalla sua enorme notorietà, iniziò anche a spiarlo tramite l’Fbi, e attuando una campagna di delegittimazione e discredito nei confronti del musicista, in particolare durante gli ultimi anni dell’amministrazione Nixon. Il film-documentario U.S.A. contro John Lennon racconta perfettamente quella situazione, che significava, in termini concreti, anche la mancata assegnazione della Green Card.

Una delle azioni dimostrative più particolari fu quella del Bed-In. Durante la loro luna di miele ad Amsterdam, nella primavera del 1969, John Lennon e Yoko Ono rimasero a letto per una settimana intera, dal 25 al 31 marzo. Numerosi i fotografi, accorsi a registrare quell’iniziativa singolare in favore del pacifismo, e contro le azioni militari in Vietnam, che in quegli anni si stavano intensificando. I due coniugi passarono il tempo nella stanza, sul letto, rilasciando dichiarazioni, interviste, sul tema della guerra e della pace nel mondo. Dopo aver provato, senza successo, di rientrare negli Stati Uniti, i due si spostano in Canada, a Montreal, dove continuano il loro bed-in tra il 26 maggio e il 2 giugno. Proprio qui, nella loro suite, fu registrata la ormai famosissima Give Peace a Chance, diventato in pochissimo tempo l’inno del movimento pacifista internazionale. 

Negli stessi anni, Lennon continua la sua carriera musicale sia insieme alla moglie Yoko Ono, sia da solista, tra qualche flop e molti successi, tra cui spicca Imagine.

John Lennon è stato molto di più di un semplice artista. È stato un grande innovatore, icona musicale ma anche politica, punto di riferimento per chi in quegli anni immaginava un mondo diverso.