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Canzoni da Intorto: il nuovo disco (solamente fisico) di Francesco Guccini

di Redazione
 
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Quando, qualche tempo fa, Francesco Guccini aveva annunciato di non tornare più a cantare, la decisione sembrava irreversibile.

Ma, come si sa, dalla vita è lecito aspettarsi di tutto. Così, a sorpresa, il cantautore emiliano si è rimesso in gioco, registrando il suo ultimo album, Canzoni da intorto, in uscita il 18 novembre e prenotabile sul nostro sito in tre diversi formati: in vinile, in CD, e in una versione CD deluxe numerata.

Prima di passare a scoprire qualcosa in più su Canzoni da intorno, l’ultimo lavoro di Guccini, ripercorriamo alcune tappe della sua carriera e riscopriamo qualcuno dei suoi più famosi album.

I primi vent’anni di carriera del Guccio

Francesco Guccini è ancora oggi uno dei cantautori più rilevanti nel panorama musicale italiano, con più di cinquant’anni di carriera alle spalle, durante la quale ha saputo regalarci grandi brani in grado di emozionarci, farci riflettere e divertirci.

Canzoni che, negli anni, vengono continuamente riproposte, unendo così generazioni molto diverse tra loro: da chi era giovane negli anni Sessanta e Settanta a quelli che iniziano oggi a conoscerlo.

La carriera solista del Guccio inizia nel 1967, con la pubblicazione del primo album, Folk beat n.1, nel quale sono presenti pezzi che sono diventati tra i più famosi dell’artista emiliano: da Auschwitz a Noi non ci saremo, fino a Canzone per un’amica, con la quale Guccini apriva ogni concerto.

Nel 1970 pubblica Due anni dopo, contenente Primavera di Praga, in cui si manifesta una delle caratteristiche di Guccini, ossia il suo impegno politico. Il brano racconta infatti la repressione sovietica del 1968 della rivolta cecoslovacca. Nello stesso anno esce L’isola non trovata, che contiene brani del calibro di Un altro giorno è andato e Canzone di notte.

Nel 1972 esce Radici, uno dei suoi migliori dischi, in cui Guccini condensa tutta la sua poetica e le sue tematiche, con brani che vanno dall’amore all’attaccamento per la sua terra, fino alla politica e alla storia.

Gli anni Settanta sono sicuramente i più prolifici: escono infatti a stretto giro Stanze di vita quotidiana (1974), Via Paolo Fabbri 43 (1976), Amerigo (1978), con i quali Guccini ci regala delle perle come Canzone delle osterie di fuori portaL’avvelenataEskimo. Negli anni successivi, tra l’81 e l’87, Guccini pubblica MetropolisGucciniSignora Bovary, con il quale chiude i suoi primi vent’anni di carriera.

Verso il nuovo millennio

Il nuovo decennio si apre con la pubblicazione di Quello che non… (1990), undicesimo album in studio del cantautore, a cui seguono quelle di Parnassus (1993) e D’amore di morte e di altre sciocchezze (1996), contenenti brani tra i più famosi dell’artista, come FarewellVorreiQuattro stracci, e l’esilarante I fichi.

L’arrivo del nuovo millennio è accompagnato dall’uscita di Stagioni (oltre la title track, da ricordare sono sicuramente Ho ancora la forza e Don Chisciotte), seguito da Ritratti (2004) e, a ben otto anni di distanza, dall’ultimo lavoro, L’ultima Thule (2012).

Gli anni Novanta e Duemila vedono un rallentamento nella produzione musicale di Guccini, fatto che comunque non è sinonimo di una perdita di qualità, anzi: gli album di questo periodo rimangono all’altezza di quelli del periodo precedente, e ognuno nasconde dei gioielli da scoprire e riscoprire ogni volta.

Ma, come avevamo già visto in un precedente articolo, Guccini non è solo sinonimo di buona musica. Guccini ha infatti fatto diverse incursioni in altri mondi, a partire dalla Settima arte.

Già negli anni Settanta il cantautore aveva partecipato a diversi film, ma la sua presenza nel cinema si è intensificata negli ultimi vent’anni, da Radiofreccia di Luciano Ligabue, in cui interpreta il barista del paese in cui è ambientato il film, ai film di Leonardo PieraccioniTi amo in tutte le lingue del mondo (2005), Una moglie bellissima (2007) e Io & Marilyn (2009).

Inoltre, negli ultimi anni Guccini si concentra sulla produzione letteraria, soprattutto in collaborazione con Loriano Machiavelli (Tango e gli altri, Lo spirito e altri briganti, solo per citarne alcuni). Un amore per la letteratura, e per la storia, mai nascosto, evidente in molte canzoni che ripropongono le storie di diversi personaggi, da Cirano a Don Chisciotte a Ophelia, e molti altri ancora.

Ma i fan aspettavano un suo ritorno alla musica. E dopo dieci anni dall’ultimo album in studio, il Guccio ci ha finalmente donato il suo ultimo regalo.

Canzoni da intorto: tutto sul nuovo disco di Francesco Guccini

Canzoni da intorto è il nuovo album di Francesco Guccini, in uscita il 18 novembre.

Con questo ultimo disco il cantautore emiliano torna in studio, speriamo non per l’ultima volta. Si tratta di una raccolta di vecchi brani, anche di 70 o 80 anni fa, pezzi che il giovane Guccini ascoltava sui 78 giri e che lui stesso portava sul palco nelle sue prime esibizioni pubbliche.

Come detto dal comunicato che annunciava la pubblicazione di Canzoni da intorto, si tratta di un vero e proprio concept album, che Guccini voleva registrare già da molti anni, senza averne mai avuto la possibilità. Il disco uscirà solamente in formato fisico, in diversi formati, prenotabili sul nostro sito:

Sebbene non si tratti di veri e propri inediti, si tratta di un’occasione per scoprire qualcosa di nuovo, ed entrare nei pensieri, nei ricordi, nel mondo di Francesco Guccini.