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Sepultura, esce l’edizione speciale di Roots 25 anni dopo

di Redazione
sepultura roots anniversary

Per celebrare i 25 anni dalla pubblicazione dell’album Roots, la band brasiliana Sepultura ha lanciato un’edizione rimasterizzata del loro più noto successo discografico. Si tratta del sesto album registrato in studio dai Sepultura che ha portato la band all’apice del successo ed è valso il disco d’oro in Austria, Australia, Canada, Francia, Paesi Bassi, Regno Unito e Stati Uniti d’America. 

I Sepultura, negli anni, hanno esplorato molte sfumature del genere metal e con l’album Roots si avvicinarono al sottogenere del nu metal. Furono soprattutto i brani Roots Bloody RootsRatamahatta e Attitude a trascinare il seguito popolare dell’album. 

Un lungo viaggio nei sottogeneri metal: la storia dei Sepultura

Formatisi a Belo Horizonte nel 1984 i Sepultura sono ritenuti il gruppo metal musicale più famoso della scena brasiliana. La band ha vissuto il periodo di maggior successo negli anni 90. I Sepultura hanno sviscerato molte sfumature del genere metal, partendo dal death metal per poi sperimentare sonorità groove metal, spostarsi sul nu metal (proprio con il disco Roots) e ritornare al thrash metal (sottogenere dell’heavy metal con caratteristiche tratte dall’hardcore punk). 

Il loro nome, che dal portoghese significa letteralmente “tomba”, nacque mentre il fondatore ed ex frontman della band, Max Cavalera stava ascoltando e traducendo la canzone Dancin on your grave dei Motorhead.

Gli anni Novanta videro i Sepultura protagonisti nella scena musicale metal e nel 1996 il sesto album Roots fu la definitiva consacrazione al grande pubblico. Sempre in quell’anno, però, avvenne un episodio che in qualche modo segnò uno spartiacque nella carriera del gruppo brasiliano: il frontman e fondatore Max Cavalera decise di lasciare la band a causa di dissidi manageriali che gli altri componenti ebbero con sua moglie Gloria. Tra le cause che portarono all’abbandono da parte di Cavalera fu anche la morte del suo figliastro Dana Wells, con cui aveva scritto il testo di Attitude (canzone presente nell’album Roots), poco dopo l’uscita del loro sesto album. Un anno dopo Cavalera fondò così un altro gruppo, i Soulfly, portando i Sepultura ad ingaggiare lo statunitense Derrick Green (che inizialmente venne impiegato anche alla chitarra) alla voce: con Green la band ha fin qui registrato nove album in studio. 

L’apice del successo della band: l’album Roots (1996)

Tra la fine degli anni Ottanta e la prima metà degli anni Novanta erano già arrivati diversi successi discografici per i Sepultura come gli album Schizophrenia (1987), Beneath the Remains (1989), Arise (1991) e Chaos A.D. (1993); l’apice venne toccato definitivamente con il sesto album in studio, Roots, pubblicato il 20 febbraio del 1996 dall’etichetta discografica olandese Roadrunner Records. 

L’album fu l’occasione per avvicinarsi al nu metal, sottogenere nato negli Stati Uniti a metà degli anni Novanta da un mix tra gli elementi dell’heavy metal con quelli di altri generi musicali come rap, funk, industrial-metal e post-grunge. In Roots la band sperimentò degli elementi innovativi, che vennero presi in prestito dalla tradizione musicale degli indigeni brasiliani, costituiti da ritmi tribali e un gran numero di percussioni (una strada che verrà intrapresa negli anni successivi anche da Max Cavalera con il suo nuovo gruppo Soulfly).

Lo stile rappresenta una naturale evoluzione del precedente album Chaos A.D. con un chiaro richiamo ai Korn per quanto riguarda l’inserimento di parti più lente. La stessa band nu metal statunitense attribuì parte delle sue influenze proprio ai primi dischi dei Sepultura e Jonathan Davis, voce dei Korn, è anche presente per una collaborazione nella canzone Lookaway. Oltre ai Korn vennero indicati dalla band come ispiratori anche i Deftones, altro gruppo americano presente nella scena alternative metal. 

Diverse tracce dell’album presentano la collaborazione di Carlinhos Brown, un popolare musicista brasiliano. Tra gli artisti che prestarono la propria collaborazione al disco ci furono anche Mike Patton dei Faith No More, e DJ Lethal (ex membro di House Of Pain e Limp Bizkit). Una traccia (Itsari) venne registrata con i Xavante, etnia indigena dello stato brasiliano del Mato Grosso. 

Roots (25th Anniversary Edition): il cofanetto dell’edizione speciale 

Per celebrare i 25 anni dal successo di Roots, che portò i Sepultura all’apice del loro successo, è stato lanciato Roots (25th Anniversary Edition): si tratta di un’edizione speciale in versione super deluxe di 5 LP che contiene l’album originale, tracce rare e tracce inedite registrate dal vivo all’Ozzfest di Phoenix nel 1996. Il prodotto è racchiuso in un cofanetto rigido con nuova grafica e merchandise come la toppa ricamata dei Sepultura e un poster pieghevole esclusivo. 

Roots è stato il maggior successo commerciale per i Sepultura conquistando ben sette dischi d’oro in Austria, Australia, Canada, Francia, Paesi Bassi, Regno Unito e Stati Uniti d’America; proprio negli Usa il riconoscimento è stato certificato il 21 novembre 2005, a quasi dieci anni dall’uscita dell’album. 

Di seguito le tracklist dei 5 LP:

LP 1

  • Roots Bloody Roots
  • Attitude
  • Cut-throat
  • Ratamahatta
  • Breed Apart
  • Straighthate
  • Spit
  • Lookaway

LP 2

  • Dusted
  • Born Stubborn
  • Jasco
  • Itsari
  • Ambush
  • Endangered Species
  • Dictatorshit
  • Canyon Jam (Bonus Track)

LP 3

  • Ratamahatta (2 Meter Sessions)
  • Roots Bloody Roots (2 Meter Sessions)
  • Attitude (2 Meter Sessions)
  • Kaiowas (Take 1)
  • Procreation (Of the Wicked)
  • Roots Bloody Roots (Demo)
  • Attitude (Instrumental Rough Mix)
  • Cut-throat (Instrumental Rough Mix)
  • Dictatorshit (Instrumental Rough Mix)
  • Untitled (Demo)
  • Esquadrao Da Morte (Demo – Retitled)
  • Dusted (Demo)

LP 4

  • War
  • Mine
  • Lookaway (Master Vibe Mix)
  • Roots Bloody Roots (Megawatt Mix 1)
  • Roots Bloody Roots (Megawatt Mix 2)
  • Mine (Andy Wallace Mix)
  • Attitude (Live Ozzfest San Bernardino 10/26/96)

LP 5

  • Intro-roots Bloody Roots (Live Ozzfest Phoenix 10/25/96)
  • Spit (Live Ozzfest Phoenix 10/25/96)
  • Territory (Live Ozzfest Phoenix 10/25/96)
  • Breed Apart (Live Ozzfest Phoenix 10/25/96)
  • Attitude (Live Ozzfest Phoenix 10/25/96)
  • Straighthate (Live Ozzfest Phoenix 10/25/96)
  • Arise (Live Ozzfest Phoenix 10/25/96)
  • Reufse / Resist (Live Ozzfest Phoenix 10/25/96)
  • Douche Crew (Live Ozzfest Phoenix 10/25/96)
  • Ratahmahatta (Live Ozzfest Phoenix 10/25/96)