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La vera storia (completa) della Snyder Cut

di Redazione
JusticeLeague SnyderCut

Gli appassionati del mondo dei supereroi sono rimasti con il fiato sospeso per anni, ma alla fine il sogno è diventato realtà: il 18 marzo 2021 è uscito Zack Snyder’s Justice League, la director’s cut dello sfortunato Justice League del 2017.

Ecco la vera storia di questo film tormentato che ha saputo ripagare l’attesa degli spettatori.

Justice League: una storia travagliata

Facciamo un passo indietro. Nel 2016 esce Batman v Superman: Dawn of Justice, il film, diretto da Zack Snyder, atteso da migliaia di fan e che vede affrontarsi i due eroi DC. Contrariamente a tutte le aspettative, è un buco nell’acqua: un’opera considerata troppo cupa e distante dallo stile a cui era abituato il pubblico.

La Warner non vuole ripetere l’errore. Confrontando l’accoglienza dei film Marvel, sempre positiva, è convinta che sia necessario affidarsi a formule consolidate. È così che, pochi mesi dopo l’uscita di Dawn of Justice, Snyder inizia le riprese di un nuovo capitolo, che nelle intenzioni deve avere una conclusione più felice. Ma durante la lavorazione il film subisce una serie quasi infinita di modifiche e riscritture, vedendo una sempre maggiore limitazione della libertà del regista: Justice League è già l’eco dell’opera pensata inizialmente.

La Warner decide inoltre di affiancare a Snyder – contro la sua volontà – il regista artefice del successo degli AvengersJoss Whedon.

C’è però un avvenimento che segna in modo definitivo la sorte del film: il suicidio della figlia di Snyder. Comprensibilmente, il regista decide di prendersi una pausa. Sarà quindi Whedon a concludere l’opera: attraverso due mesi di ulteriori riprese che daranno il colpo di grazia al progetto originario. 

La durata del film viene diminuita, sotto le due ore.

Tra gli attori riconvocati c’è Henry Cavill, che sta lavorando per Mission: Impossible – Fallout, e i cui baffi che si è dovuto far crescere per il ruolo vengono eliminati digitalmente: il risultato sarà un Superman dall’aspetto non proprio normale. Ma a incidere di più è la fase di post-produzione, nella quale Whedon cambia in modo irreversibile lo stile di Snyder, rendendo la fotografia colorata e luminosa. Sia il pubblico che la critica hanno avanzato più di una perplessità su Justice League. Il film non ha convinto, nonostante l’utilizzo del registro ironico di Whedon (o forse proprio per questo).

#ReleaseTheSnyderCut

Come sarebbe stata la versione di Snyder? Questa è la domanda che si sono posti molti fan della DC, insoddisfatti dal Justice League di Whedon.

Gli interrogativi degli appassionati hanno così dato vita a una campagna virale: #ReleaseTheSnyderCut si è presto diffuso su Twitter, per poi diventare un fenomeno di vastissima portata a cui hanno preso parte anche molte celebrità. Fondamentalmente si chiedeva alla Warner Bros. il ripristino della versione girata da Zack Snyder. Era il legittimo dissenso del pubblico nei confronti della casa di produzione che aveva completamente snaturato l’opera. Lo stile di Snyder può piacere o meno, ma è un fatto incontestabile che il suo modo di fare cinema sia diverso dalla stragrande maggioranza degli altri cinecomics. E la diversità è un bene prezioso, anche nel mondo del cinema.

Una campagna del genere non poteva non incontrare il favore di Snyder, che anzi la incoraggiò, sottolineando quanto il suo film fosse diverso da quello uscito nelle sale. Dato che al momento la presunta esistenza di una Snyder’s Cut non aveva ancora conferme certe, fu lo stesso regista, nel 2019, ad attestarla, parlando di un montaggio più lungo, che doveva però essere completato.

Grazie alla presa di posizione degli spettatori, arriva l’annuncio ufficiale nel 20 maggio 2020: la Snyder’s Cut sbarcherà su HBO Max. Una mossa che è risultata comunque conveniente per la Warner, che grazie alla creatura di Snyder ha attirato l’attenzione degli spettatori sulla sua nuova piattaforma.

La Snyder’s Cut, finalmente

La Snyder’s Cut ha visto la luce il 18 marzo 2021. Le prime recensioni della critica lasciano ben sperare: il film sembra piacere. Le reazioni del pubblico non si fanno attendere, e sarebbe un eufemismo dire che sono entusiastiche. È anzi indubbio che nella carriera di Snyder questo sia il film che ha ricevuto la migliore accoglienza.

Il budget (70 milioni) dato al regista per completare l’opera è stato utilizzato principalmente per sistemare gli innumerevoli effetti speciali e per completare la post-produzione: materiale che aveva quindi già passato la fase di montaggio, ma ritenuto inadeguato e bloccato dalla Warner nel 2017. Tra le riprese aggiuntive c’è la scena che segna il ritorno di Jared Leto nel ruolo di Joker. Piccolo spoiler per chi non l’avesse ancora visto: tra lui e Batman c’è una sequenza nuova.

SPOILER: E nuova è anche una delle scene dell’epilogo: un diversissimo Ben Affleck (è stata girata 4 anni dopo l’originale) si ritrova faccia a faccia con Martian Manhunter (in origine doveva essere una Lanterna Verde, ma la Warner ha cassato l’idea). Questa scena è stata girata nel backyard della casa di Zack Snyder con un telo verde, nessun set particolare! L’idea della Warner infatti era quella di non girare nuove scene, ma il regista ha voluto fare di testa sua.

Un’altra sorpresa è la durata di Zack’s Snyder Justice League, che è un kolossal di 4 ore, composto da sei capitoli e un epilogo. Novità anche sulla colonna sonora, riscritta e firmata nuovamente da Tom Holkenborg.

Ma la differenza che salta subito all’occhio è il formato in 4:3, scelta quantomeno singolare per un blockbuster. Snyder ha perciò deciso di restare fedele al progetto iniziale del film, che infatti è stato girato in pellicola e con l’intenzione di proiettarlo in formato IMAX: uno schermo più verticale che orizzontale, e di gran lunga più immersivo.

L’ottima accoglienza di Zack’s Snyder Justice League rappresenta forse un importante monito all’universo delle major. Perché, se è vero che il cinema è un’industria, è altrettanto vero che la creatività dei registi deve avere la libertà di cui ogni vera opera ha bisogno.

E, se ci fosse bisogno di ricordarlo, ora circola ovviamente l’hashtag #RestoreTheSnyderVerse, che nelle speranze dei fan potrebbe convincere la Warner, come è stato per il primo, a riprendere per il suo DC Extendend Universe l’idea originale del regista Zack Snyder.