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Come scegliere un diffusore HiFi

di Redazione
diffusore hifi copertina

Affinate le orecchie: eccovi la nostra guida alla scelta del diffusore HiFi più adatto alle vostre esigenze. Che siate in procinto di acquistare le vostre prime casse o siate degli appassionati desiderosi di ottimizzare la vostra esperienza di ascolto, i nostri consigli vi saranno utili.

Casse Hifi: caratteristiche principali

Mezzo essenziale per veicolare al meglio il suono proveniente dai nostri dispositivi, i diffusori HiFi rappresentano uno strumento base per amplificare al meglio il suono nelle nostre case. 

Prima di passare a fornirvi le informazioni sui criteri di scelta che vi aiuteranno a decidere quale modello si adatti maggiormente ai vostri bisogni (fermo restando che al di là delle singole specifiche qui elencate il giudice finale rimarrà sempre il vostro orecchio), partiamo dall’ABC, con la descrizione di quelle che sono le componenti generali degli speaker.

I diffusori HiFi sono composti dai driver, dal cabinet e dal crossover.

driver sono i veri e propri altoparlanti, costituiti da magnete, bobina, sospensione e membrana. Quest’ultima è ciò che fa arrivare il suono alle nostre orecchie e la sua grandezza varia in relazione ai suoni da riprodurre. Si definiscono wooferi driver destinati alla riproduzione delle basse frequenze, midrange quelli destinati alle frequenze medie e tweeter quelli delle frequenze più alte.

Il crossover è quell’elemento elettronico che ripartisce il segnale proveniente dall’amplificatore nei diversi driver in base alle frequenze che questi ultimi devono riprodurre.

Il cabinet infine è la struttura fisica della cassa acustica, spesso realizzata in legno. Il compito delle casse HiFi è quello di finalizzare il segnale elettrico derivante dall’amplificatore e convertirlo in segnale acustico.

Nel caso dei diffusori a due vie avremo un woofer e un tweeter, quindi il crossover dividerà il segnale in due range di frequenze (rispettivamente basse e alte), mentre nel caso di un diffusore a 3 vie avremo un woofer per le basse, un midrange per le medie e un tweeter per le alte.Magnete e bobina sono le parti che trasformano gli impulsi elettrici, provenienti dall’amplificatore per mezzo dei cavi, in vibrazioni. A contenere tutti questi elementi c’è un involucro, comunemente chiamato, appunto, cassa. Il materiale più idoneo in questo caso è il legno – non mancano impianti rifiniti con materiali di pregio – ma in alcuni casi è possibile trovare opzioni di qualità composte da materiali plastici.

Diffusori attivi o passivi

Abbiamo detto che il diffusore serve a trasformare un segnale elettrico in un segnale acustico, per far questo c’è bisogno di amplificare questo segnale attraverso – appunto – un amplificatore.

Nelle casse attive l’amplificatore è all’interno della cassa stessa, mentre le casse passive necessitano di un amplificatore esterno. Se siamo alle prime armi e vogliamo un sistema “pronto all’uso”, senza dover pensare a problemi come potenza, impedenza ecc., forse è meglio orientarsi all’acquisto di diffusori attivi. In questo caso, infatti, dovremo soltanto collegare il nostro dispositivo di riproduzione musicale (giradischi, lettore CD o altro) alle casse e potremo goderci subito l’ascolto.

Per contro avremo dei diffusori più pesanti (perché contengono all’interno un amplificatore) e non avremo la possibilità in futuro di cambiare amplificatore nel caso in cui volessimo fare un upgrade del nostro impianto.

In caso di diffusori passivi invece, il segnale elettrico esce dal dispositivo di riproduzione, entra nell’amplificatore (esterno alle casse), e dall’amplificatore raggiunge i diffusori. In questo caso quindi avremo dei diffusori più leggeri in termini di peso e la possibilità di scegliere l’amplificatore che preferiamo, con una vasta scelta fra amplificatori a valvole o transistor e anche in base alla potenza e alla classe.

Tuttavia, in caso di diffusori passivi, oltre alla scelta del diffusore dovremo occuparci anche della scelta dell’amplificatore, e stare attenti che i primi siano compatibili col secondo, tenendo conto di potenza e impedenza. Il rischio infatti è quello di scegliere un amplificatore troppo potente per i diffusori, e in questo caso l’eccessiva potenza potrebbe rovinarli, oppure nel caso opposto, di avere dei diffusori con potenza massima molto più alta dell’amplificatore, e in questo caso l’amplificatore sarebbe costretto a lavorare sempre alla massima potenza generando distorsione.In entrambi i casi l’effetto finale è quello compromettere la qualità acustica della vostra esperienza d’ascolto.

Scegliere un diffusore HiFi: prezzi e tipologie 

Augurandoci che il vostro impianto HiFi diventi un oggetto con cui convivere a lungo, ci sono due elementi di carattere personale su cui possiamo fare ben poco: budget e spazio.

Il fattore economico è effettivamente l’ago della bilancia nella maggior parte dei casi, per quanto, come vedremo, sia ormai possibile acquistare degli ottimi diffusori HiFi anche a prezzi contenuti. A incidere in questo caso sarà la destinazione d’uso e la prestazione desiderata.

È ovvio che affidarsi a marchi più conosciuti – e per questo sinonimo di garanzia e qualità – vi costerà un po’, ma in tal caso si tratterà di un vero e proprio investimento da ammortizzare nel tempo. In qualunque caso, sia che vogliate acquistare delle casse portatili o che vogliate mettere in piedi un impianto audio degno di riprodurre la vostra collezione di vinili, vi consigliamo di preventivare una spesa che incida circa sulla metà del vostro tesoretto destinato all’acquisto dell’impianto HiFi.

Altro fattore determinante è poi lo spazio a disposizione, soprattutto se volete evitare di far tremare le pareti di casa e far ballare l’intero vicinato. A proposito: è consigliabile distanziare i diffusori da muri e angoli! Per aiutarvi a selezionare la scelta più adatta a voi eccovi una guida alle diverse tipologie di diffusori HiFi presenti sul mercato.

Diffusori da pavimento

diffusori da pavimento sono senza dubbio la soluzione più adatta per ambienti di grandi dimensioni, come ad esempio il salotto.

Per la loro struttura più grande, infatti, hanno la possibilità di alloggiare altoparlanti più potenti, woofer con membrane di diametro maggiore, e saranno quindi in grado di coprire tutte le frequenze sonore senza necessità di subwoofer.

Altro fattore da considerare nei diffusori da pavimento è l’altezza in cui andrebbero posizionati i tweeter. Infatti, sarebbe buona regola nel posizionamento di un diffusore hifi, fare in modo che i tweeter siano ad altezza orecchio quando l’ascoltatore è seduto. Generalmente i diffusori da pavimento sono già pensati in questo modo quindi non hanno bisogno di rialzi.

Anche livello estetico, l’appassionato di impianti hifi sicuramente predilige i diffusori da pavimento, in molti casi dei veri e propri elementi di arredo.

Qualche consiglio nel posizionamento di diffusori hifi floorstanding: se presentano un’apertura bass-reflex sul retro tenerli almeno a un metro dal muro, e soprattutto evitare di posizionarli agli angoli della stanza per evitare un possibile “rimbombo” (amplificazione di alcune frequenze dovuto alla somma delle stesse causata dalle riflessioni con le pareti).

Diffusori da scaffale

bookshelf, termine inglese che indica i diffusori da scaffale, sono la soluzione più indicata in ambienti di piccole o medie dimensioni, o nel caso in cui, per mancanza di spazio, non sia possibile collocare un diffusore da pavimento. Rispetto a quest’ultima categoria i prezzi sono più contenuti e non è difficile trovare una soluzione che offra dei notevoli vantaggi in rapporto qualità/prezzo.

Non si può infatti dire che i diffusori da pavimento siano in assoluto meglio dei diffusori da scaffale, ovviamente, dipende sempre dalla qualità del prodotto, che spesso si rispecchia anche in un prezzo più elevato. Si può dire però che nella maggior parte dei casi per avere una copertura totale di tutte le frequenze sonore, sarà utile associare ai diffusori da scaffale un sub-woofer, ovvero una cassa dedicata alla riproduzione delle basse frequenze.

Spesso per cercare di sopperire alla carenza di bassi profondi nei diffusori da scaffale viene adottato il sistema bass-reflex, ovvero un’apertura nella struttura della cassa, che funge come un risuonatore di Helmholtz, dando maggior risuono alle basse frequenze. Se quindi non avete intenzione di investire in un sub-woofer, accertatevi che i diffusori che state acquistando siano almeno bass-reflex.

I diffusori Hifi da scaffale sono consigliati sia per l’ascolto di musica che per coloro che decidano mettere su un impianto home theatre: la qualità del suono risulta bilanciata ed è garantita la copertura di tutte le frequenze, oltre che un’ottima definizione del suono.

Diffusori Bluetooth

Che la nostra scelta sia orientata su diffusori da pavimento o da scaffale, possiamo in entrambi i casi trovare delle opzioni anche tra i diffusori Bluetooth.

I vantaggi nell’acquisto di questo genere di dispositivo sono diversi, come ad esempio la comodità di poterli portare ovunque, e volendo di spostarli tra una stanza e l’altra a seconda di dove vogliamo rilassarci con della buona musica.

Anche in questo caso la resa qualitativa varia a seconda della fascia di prezzo e della potenza desiderata, ma rispetto alle precedenti tipologie è possibile portarsi a casa un ottimo diffusore Hifi con tecnologia Bluetooth a cifre abbastanza contenute, con il privilegio di poterlo associare a più dispositivi: tendenzialmente sono compatibili con la maggior parte degli apparecchi elettronici presenti sul mercato.

La facilità di utilizzo è un altro dei punti forti di questo genere di speaker: una volta associati i dispositivi il gioco è fatto!

Tra i contro invece, dobbiamo considerare la durata della batteria e quindi ricordarci periodicamente di ricaricarli, e la portata della connessione con il dispositivo di riproduzione, che spesso non supera i dieci metri. Infine, per citare un ultimo settore dei diffusori bluetooth, non possiamo non nominare gli smart speaker: casse che tra le funzioni presenti offrono la possibilità di interazione con un assistente virtuale integrato.

Che vogliate riprodurre le vostre playlist da smartphone, ascoltare un podcast, guardare un film con l’audio da cinema anche in vacanza al mare – alcune sono perfino resistenti all’acqua – o in campeggio, senza rinunciare alla qualità del suono, questa soluzione vi permetterà di farlo con la comodità dei comandi vocali.