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Omaggio a Raffaella Carrà, la regina della televisione italiana

di Redazione
 
raffaella carra cover

Raffaella Carrà, l’indiscussa regina della televisione italiana, è venuta a mancare lo scorso 5 luglio.

In occasione dell’imminente uscita di 3 vinili contenenti i suoi più grandi successi, vogliamo renderle omaggio e ripercorrere alcuni passaggi della sua lunga e brillante carriera.

La diva della musica e dello spettacolo, tra i volti italiani più noti nel mondo, è riuscita a trasgredire elegantemente a qualsiasi regola imposta dalle reti del piccolo schermo negli anni ’70.

Con il suo sorriso e il suo garbo, Raffaella Carrà piaceva a tutti. Indimenticabile icona di stile, emblema della femminilità, ha segnato più di una generazione, al punto che la notizia della sua recente scomparsa ha sconvolto il cuore del pubblico. Con il suo approccio innovativo Raffaella ha contribuito a cambiare e rivoluzionare il linguaggio della musica e della televisione.

La carriera in Tv

Raffaella Maria Roberta Pelloni, in arte Raffaella Carrà, nasce a Bologna il 18 giugno 1943.

Definirla showgirl è un concetto riduttivo, perché i ruoli che ha ricoperto negli anni sono stati molteplici: Raffaella ha intrattenuto il pubblico in veste di conduttrice, cantante, ballerina, attrice e autrice di molti dei suoi programmi TV.

Le sue canzoni hanno fatto scatenare il pubblico e sono diventate degli intramontabili tormentoni che hanno fatto il giro del mondo. I successi radiofonici dell’iconico “caschetto biondo” della televisione italiana sono stati tradotti in più lingue e hanno spopolato in Sudamerica. I testi accattivanti ma mai volgari dei suoi brani hanno fatto da colonna sonora per le generazioni passate e presenti e – nessun dubbio in merito – continueranno a farci ballare anche in futuro.

I successi televisivi

Il suo esordio in Rai è datato 1961, con la partecipazione al programma di Lelio Luttazzi Tempo in danza, ma è a partire dagli anni ’70, con l’esordio a Canzonissima, che la showgirl raggiunge la notorietà e diventa un volto caro al pubblico.

Negli anni ’80 e ’90 è ormai una figura di riferimento della televisione italiana e ottiene riconoscimenti in tutto il mondo. 

La Carrà è ben presto riuscita ad affermarsi come regina degli show del sabato sera. Tutti ricordiamo Carramba! Che sorpresa, trasmissione andata in onda nel biennio ‘95-97 e poi nel 2002, ispirata al varietà inglese Surprise Surprise, poi riproposta in chiave diversa (Carramba! Che fortuna), in abbinamento alla Lotteria Italia, tra il ‘98-2000 e nel 2008.

La soubrette è stata capace di reinventarsi diverse volte, sia proponendo nuovi format che adattandosi a tipologie di programmi più contemporanei – come dimostra la sua partecipazione, in veste di giudice, al talent di Rai2 The Voice of Italy. A chiudere la sua carriera conduttrice il programma del 2019 di Rai3 A raccontare comincia tu.

Il “ballo proibito” che ha segnato un’epoca: il Tuca Tuca

La notorietà del personaggio di Raffaella Carrà non può non associarsi anche al mitico Tuca Tuca.

Inizialmente, la canzone scritta da Gianni Boncopagni e coreografata da Don Lurio scatenò l’ira dei dirigenti Rai, che censurarono l’esibizione andata in onda nella puntata di Canzonissima del 13 novembre nel 1971 perché giudicata indecente.

Successivamente, su invito della showgirl, fu la partecipazione al programma di Alberto Sordi a far scemare ogni indugio e portare in scena il ballo più erotico della televisione italiana: la performance con “l’Albertone nazionale” è un vero e proprio pezzo di storia, e l’incontro di queste due grandi icone è riuscito, con ironia ed eleganza, a sfidare tutti i tabù dell’epoca e a sdoganare qualsiasi censura.

In anni più recenti, l’iconico balletto è stato riproposto anche da Madonna durante il suo tour del 2012.

Il successo musicale: le hit che hanno fatto storia

La stravagante showgirl ha più volte dichiarato di non sentirsi una vera cantante e non essere dotata di una gran voce. Eppure, nel corso della sua carriera ha venduto più di 60 milioni di copie nel mondo, aggiudicandosi numerosi dischi d’oro e di platino. Con 23 album e 45 singoli pubblicati in ben 37 Paesi, i grandi successi cantati da Raffaella Carrà hanno fatto storia.

A fare da apripista, nella classifica dei suoi brani più celebri, c’è il brano del 1974 Rumore, hit della disco music da 10 milioni di copie vendute e tradotta anche in francese, inglese e spagnolo.

Segue A far l’amore comincia tu (1976), successo che non ha bisogno di presentazioni e che ha spopolato in tutto il mondo. Nel 2011 il deejay Bob Sinclar ha proposto un nuovo mix di questa hit.  

Proseguiamo con un brano che, per quanto nel testo reciti «Com’è bello far l’amore da Trieste in giù», ha abbattuto ogni tipo di confine, geografico e non solo: Tanti auguri (1978).

Per chiudere, due intramontabili canzoni dal sapore estivo: Pedro (1980) e Ballo ballo (1982). 

Non possiamo però non menzionare altri titoli celebri come Ma che musica maestro, il già citato Tuca TucaChissà se vaFiesta, e il suo ultimo progetto discografico, risalente al 2018, Ogni volta che è Natale.

Omaggio a Raffaella Carrà

Stile made in Italy

La Carrà è andata oltre i diktat della moda, ha lanciato tendenze e reso iconico il suo stile, caratterizzato dal famosissimo caschetto biondo, dall’inconfondibile risata e dal fisico esile vestito da abiti che hanno lasciato il segno.

Nonostante gli eccessi, spesso contrassegnati da outfit dalle lunghezze mini – non dimentichiamo che è stata la prima donna a mostrare l’ombelico in TV – l’abbigliamento di Raffaella non è mai risultato volgare e, a partire dal suo esordio e fino ad arrivare alle ultime apparizioni televisive, lo stile Carrà è stato emulato da milioni di donne di tutte le generazioni e ha contribuito a scrivere la storia della moda.

L’impegno nel sociale

L’impegno pubblico e privato di Raffaella Carrà a sostegno dei più piccoli e delle comunità disagiate è risaputo.

I suoi progetti in tal senso sono stati numerosi e, tra i più noti, ricordiamo la conduzione della trasmissione Rai Amore nel 2006, volto a sensibilizzare il pubblico sul tema dell’adozione a distanza. In seguito alla messa in onda del programma, i dati riportati dalla onlus ActionAid hanno evidenziato una crescita esponenziale di richieste di adozioni.

Ma il suo impegno nel sociale non è stato oggetto di riconoscimenti solo a livello nazionale: la Carrà ha infatti ricevuto delle prestigiose onorificenze in Spagna, paese che più volte l’ha vista protagonista negli schermi e ai vertici delle classifiche radiofoniche.

Il lascito musicale di Raffaella Carrà: le nuove uscite

Per omaggiare il ricordo della regina della televisione italiana escono 3 dischi che raccolgono i successi del caschetto biondo più popolare del mondo.

Il vinile rosso, dal titolo Raffaella Carrà, contiene, tra gli altri, successi quali Tuca Tuca e Chissà se va: torna disponibile in questa versione 50 anni dopo la pubblicazione dell’originale.

Il vinile rosa in edizione limitata, dal titolo Raffaella, ha al suo interno uno tra i maggiori successi dell’artista: Tanti auguri.

Il vinile giallo, anch’esso dal titolo Raffaella, è invece il primo album pubblicato dalla showgirl e include molte delle sigle dei suoi programmi tv.