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John Williams: il re delle colonne sonore

di Redazione
 
john williams

Difficile trovare qualcuno che non sia trasalito all’arrivo dello squalo nelle placide acque dell’isola di Amity. O che non si sia entusiasmato mentre Indiana Jones scappa dai nazisti, recupera reperti, salva la bella fanciulla del caso. Ma sicuramente, senza un adeguato accompagnamento musicale, l’effetto sarebbe stato meno forte.

È questo che rende grandi i compositori di colonne sonore: riuscire a entrare in sinergia con il film, con l’impatto emotivo che il regista vuole rendere, con le emozioni del pubblico.

In questo, John Williams è sicuramente uno dei più grandi compositori di colonne sonore di tutti i tempi. 

Nell’articolo di oggi ripercorriamo la carriera di John Williams, dagli esordi ai suoi più famosi successi e alle collaborazioni con importanti registi, analizzando il suo stile.

Gli esordi di John Williams

John Towner Williams nasce nel 1932 a Floral Park, negli Stati Uniti. Il futuro compositore si approccia alla musica già da piccolo. A sette anni infatti inizia a suonare il piano, il trombone, la tromba e il clarinetto, evidenziando da subito un talento tutto da scoprire.

Le sue doti iniziano a emergere nelle prime composizioni per le bande scolastiche e poi, durante il servizio militare, anche per l’aviazione. Come sempre accade, per arrivare al successo anche John Williams deve superare un periodo di gavetta.

Studia composizione a Hollywood, poi piano alla Juilliard School of Music di New York, lavora in vari locali jazz della Grande Mela e come arrangiatore e direttore per diverse etichette discografiche, per lo più jazz. I primi successi arrivano con composizioni per programmi televisivi, e arrivano anche i primi riconoscimenti (due Emmy Award). Ma il suo nome è destinato a legarsi al cinema.

Tornato a Hollywood, nei primi anni Sessanta entra a far parte della 20th Century Fox. Il ventennio successivo segna un momento decisivo per l’affermazione di John Williams, autore di colonne sonore in particolare di disaster movie come Terremoto o L’inferno di cristallo. Il successo lo fa notare da un regista che in quel periodo sta muovendo i primi passi nel mondo del cinema, e con il quale inizierà una collaborazione più che proficua: Steven Spielberg.

I grandi successi di John Williams e la collaborazione con Spielberg

John Williams è sicuramente uno dei più prolifici compositori musicali di tutti i tempi. Questo lo ha portato a collaborare con grandissimi registi, ma quello con Spielberg rimane forse il suo legame più importante e fruttuoso.

Per il regista di Cincinnati, Williams compone inizialmente le musiche per Sugarland Express del 1974. Ma è sicuramente con quelle per Lo squalo che Williams si impone non solo nel mondo della musica e del cinema, ma nell’immaginario collettivo: chi infatti non conosce il motivo minaccioso del film, che accompagna l’entrata in scena del famelico animale, che terrorizza i bagnanti?

Negli anni immediatamente successivi firma altre colonne sonore passate alla storia, delle quali è bene citarne almeno tre: Incontri ravvicinati del terzo tipo, la trilogia di Indiana JonesE.T. Negli anni Novanta, il rapporto con Spielberg si intensifica, e Williams compone le colonne sonore di HookSchidler’s ListJurassic ParkSalvate il soldato Ryan, fino a Prova a prendermi, Munich, e molti altri. Come si vede, film molto diversi tra loro: dall’avventura al film storico, passando per la commedia. 

Ma non c’è solo Spielberg nella vita di John Williams. Il compositore statunitense ha lavorato anche con altri registi del calibro di Oliver Stone (tra cui Nato il quattro luglio e JFK) e George Lucas, per il quale è autore della colonna sonora di Star Wars. Impossibile citare in questo articolo tutti i film di cui Williams è autore della colonna sonora. Ma tra i tanti vanno ricordati almeno Mamma ho perso l’aereo e i primi tre episodi della saga di Harry Potter.

John Williams: uno stile classico al servizio del cinema

Le musiche di John Williams sono entrate di diritto non solo nella storia del cinema, ma nell’immaginario collettivo di più generazioni. Il suo stile lo ha portato a creare temi grande immediatezza, suggestivi, che ha diretto con brillantezza.

Se si analizzano le sue composizioni ci si rende conto di come sia molto complesse, con all’interno una diversità di elementi sia melodici che ritmici che si sovrappongono, ma senza per questo rendere meno “orecchiabili” il tema, che anzi ne risulta ricco e imponente.

Non è certo un caso che Williams sia stato influenzato da Richard Wagner, in particolare per l’utilizzo frequente del leitmotiv, una grande innovazione. Un altro elemento di rottura con il passato di John Williams è stata la sua capacità, e forza, di portare la musica su un piano di assoluta rilevanza nel cinema. Se prima la colonna sonora era considerata soprattutto un qualcosa di accompagnamento, di “commento” alle scene, occupando quindi essenzialmente una posizione secondaria, con Williams assume un ruolo determinante nella creazione del film, e nel suo successo.

Solitamente, la musica veniva scritta una volta che le riprese erano state ultimate. Con John Williams invece riprese e composizione si muovono di pari passo; nel caso di Incontri ravvicinati del terzo tipo la colonna sonora precedette la realizzazione del film. 

Raramente le colonne sonore vengono portate in sala da concerto, slegandole dal vincolo con le immagini: quelle di John Williams, insieme a quelle di Ennio Morricone, rappresentano delle eccezioni che confermano la regola. 

Autore di straordinarie colonne sonore (ma anche di composizioni sinfoniche), vincitore di cinque Oscar, direttore di molte prestigiose orchestre, John Williams rimane uno dei più grandi compositori musicali legati al cinema, nel quale ha introdotto un nuovo modo di fare musica e di considerarla: qualcosa che è parte integrante del film, che ne ricava e ne esalta i diversi aspetti, contribuendo a renderlo un successo.