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I momenti più importanti del Concerto del Primo Maggio 2023

di Redazione
concerto primo maggio 2023

Anche quest’anno Piazza San Giovanni a Roma ha ospitato il tradizionale Concerto del Primo Maggio di fronte a una folla di migliaia di persone. In un piovoso lunedì una nutrita schiera di artisti ha portato sul palco, tra performance musicali e monologhi, le istanze del mondo del lavoro, costretto a fare i conti con una realtà che non sempre va nel verso sperato. L’evento – promosso dai sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil, e prodotto e organizzato da iCompany – è stato trasmesso in diretta da Raitre, Rai Radio2, Rai Play e Rai Italia.

Gli ospiti sul palco del Concertone

Da sempre un punto di riferimento culturale nel giorno della Festa dei Lavoratori, il Concertone anche quest’anno è tornato a riempire Piazza San Giovanni attirando un gran numero di spettatori dopo la pausa forzata dovuta alla pandemia nel 2020 e 2021 quando si svolse senza la presenza del pubblico. 

Per il sesto anno consecutivo la conduzione è stata affidata ad Ambra Angiolini, in questa edizione affiancata dall’attore Fabrizio Biggio. Come da tradizione, un ampio ventaglio di ospiti ha popolato il palco per una lunga giornata di musica e messaggi sociali. In qualità di ospite internazionale si è esibita la cantautrice norvegese Aurora, diventata nota al grande pubblico nel 2015 con la cover di Half the World Away degli Oasis. 

È toccato all’Orchestraccia aprire la manifestazione musicale con una versione rivisitata di Bella Ciao e con il nuovo singolo La santa. Come spesso accade, è salita sul palco anche una folta rappresentanza dei cantanti che hanno preso parte all’ultimo Festival di Sanremo: a scaldare il pubblico ci hanno pensato, tra gli altri, Coma CoseArieteLazzaMr RainTananaiLevante e Mara Sattei

La parte serale del concerto ha preso il via con Matteo Paolillo, tra gli artisti più attesi dal pubblico, che ha cantato anche la sua ormai celeberrima ‘O mar for, sigla della fortunata serie “Mare Fuori”.

Ma non sono mancati gli ospiti “storici” del Concertone. A partire da Luciano Ligabue che ha fatto ritorno in Piazza San Giovanni 17 anni dopo l’ultima volta esibendosi con pezzi cult come Il sale della terra Urlando contro il cielo. La rockstar emiliana ha anticipato la sua esibizione con un breve discorso sulla “droga più antica del mondo” che secondo lui non è altri che la smania di potere “che logora anche chi ce l’ha”. 

Sul palco è salito anche Piero Pelù che ha caricato il pubblico con le sue hit Gigante e El Diablo; poi, insieme ad Alborosie, ha cantato l’inedito pezzo Musica libera. Presenti anche altri artisti come BaustelleFrancesco GabbaniEmma e Rocco Hunt che ha chiuso la scaletta.

I messaggi per il lavoro e il ricordo di Lorenzo Parelli

Come avviene ogni anno, il tema del lavoro è stato il grande protagonista della giornata con fari puntati sulle enormi difficoltà che vengono vissute ancora oggi, dal precariato alla disoccupazione e agli incarichi sottopagati, in particolare tra le fasce più giovani. Un tema tristemente legato al mondo del lavoro da troppi anni è il dramma delle morti sul lavoro: proprio su questo punto si è aperto il concertone con il toccante ricordo per Lorenzo Parelli, il diciottenne morto in fabbrica nel gennaio 2022 durante il suo ultimo giorno di stage dell’alternanza scuola-lavoro. A ricordare Lorenzo sono saliti sul palco i genitori di Lorenzo per lanciare un appello alla sensibilizzazione sulla sicurezza sul lavoro mentre Ambra ha citato commossa l’articolo 4 della Costituzione. 

La stessa Ambra ha portato sul palco i diritti delle donne lavoratrici, troppo spesso negati, gridando la sua proposta: “Voglio proporre uno scambio: riprendetevi le vocali in fondo alle parole, ma ridateci il 20% di retribuzione”.

Durante la giornata ha trovato spazio anche un ricordo per Barbara Capovani, la psichiatra uccisa nei giorni scorsi a Pisa da un suo paziente, la cui foto è stata trasmessa dai maxischermi prima dell’esibizione di Mr Rain, da sempre artista attento al tema della salute mentale. 

Le polemiche alla vigilia e l’attacco di Rovelli al governo

Un classico attorno al Concerto del Primo Maggio sono le polemiche che gravitano attorno all’evento. Quest’anno ad animare il periodo di avvicinamento al concerto ci ha pensato chi non figurava tra gli ospiti, ossia Morgan. L’ex frontman dei Bluvertigo, infatti, aveva lanciato gli strali contro gli organizzatori durante un’intervista a Rai Radio1 sostenendo di non essere più gradito da quelle parti ma addirittura “ripudiato” dalla sinistra: “Dicono che sono venduto alla destra, loro non mi vogliono più bene ma io gliene voglio sempre. Sono anni che non mi invitano anche perché pensano che non sia più un musicista” – questa l’accusa lanciata dall’artista che non ha mai nascosto il suo legame di amicizia con Giorgia Meloni. 

Sul palco, invece, ad accendere la polemica ci ha pensato il fisico Carlo Rovelli che ha letto un testo ai giovani presenti in Piazza San Giovanni. Il divulgatore scientifico, dopo essersi soffermato sulle diseguaglianze nel mondo e sulla catastrofe ecologica in arrivo, ha puntato il dito contro il governo per le spese militari in merito alla guerra in Ucraina e, in particolare, contro il Ministro della Difesa Guido Crosetto per essere stato “vicinissimo a una delle più grandi fabbriche di armi nel mondo, presidente della federazione dei costruttori di armi” e che, secondo Rovelli, “deve servire per difenderci dalla guerra, non per fare i piazzisti di strumenti di morte”. Un intervento a gamba tesa sul governo Meloni in relazione alle posizioni espresse sulla guerra in Ucraina che saranno destinate a far discutere.