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I 10 pianisti jazz più famosi della storia

di Redazione
 
pianisti jazz duke

Il jazz, un genere che ha rivoluzionato in maniera indelebile la storia della musica. Ma chi sono stati i suoi più grandi interpreti? Una domanda sicuramente impegnativa, una risposta che può far nascere molte discussioni. Nell’articolo di oggi proviamo a ripercorrere la storia del jazz, attraverso una nostra classifica dei 10 pianisti jazz più importanti di sempre.

1.     Art Tatum

Apriamo la classifica con Art Tatum, musicista di Cleveland considerato giustamente un vero e proprio genio del jazz, capace di regalare virtuose e creative improvvisazioni sostenute da una tecnica di altissimo livello. Per capire meglio di cosa stiamo parlando, basta dire che le sue registrazioni venivano fatte senza altri musicisti, perché seguire il suo ritmo vertiginoso.

2.     Thelonious Monk

Stiamo parlando di una dei musicisti più incredibili di tutti i tempi. Nato del Sud degli Stati Uniti, ma cresciuto a New York, Thelonious Monk ha avuto un’influenza notevole su numerosi musicisti successivi, anche se il suo stile al piano rimane sicuramente inimitabile, fatto di dissonanze, e cambiamenti improvvisi all’interno dello stesso tempo,.

Famose sono le sue collaborazioni con altre leggende del jazz come Charlie Parker e John Coltrane. Nonostante i suoi problemi con la droga, la sua produzione è stata veramente prolifica. Ancora oggi i suoi brani sono registrati, riprodotti e omaggiati, punto di riferimento per tutti gli appassionati.

3.     Bill Evans

Nato nell’anno della Grande Depressione in New Jersey, Bill Evans è diventato famoso per la sua abilità armonica al piano. La sua interpretazione della musica prevedeva la ricerca di nuove armonie, di rivisitazioni di tradizionali standard, che sfociavano in linee melodiche da applausi. È stato uno dei grandi esponenti di quel sottogenere chiamato Cool Jazz, in cui erano presenti scale meno complesse rispetto per esempio al Bebop, ma anche frasi più espressive. Alcuni gli hanno rinfacciato di essersi allontanato dalle radici nere del jazz: ma nonostante questa critica, rimane un artista di altissimo livello, soprattutto nei suoi lavori in trio.

4.     Duke Ellington

A volte basterebbe solamente il nome. Duke Ellington è stato una vera e propria leggenda, con una carriera lunghissima e una produzione di più di un migliaio di composizioni. Nato nel 1899 a Washington, ma anche lui cresciuto a New York, ha attraversato il periodo d’oro del jazz, come compositore e pianista solista, ma non solo. Duke Ellington ha infatti lavorato spesso in collaborazione con una big band, o un’orchestra (con le quali si esibiva presso il Cotton Club di Harlem), composta da musicisti di primo piano, alcuni dei quali diventati a loro volta famosi interpreti jazz. Negli States Duke Ellington era considerato la quintessenza del jazz.

5.     Bud Powell

Questo artista ha inciso profondamente su una svolta nel jazz: la nascita del bebop. Nato da un padre anche lui pianista, influenzato da Tatum e Monk, Bud Powell è passato alla storia per le sue composizioni e per la forte creatività delle sue armonie. Purtroppo, la schizofrenia, di cui soffriva già da piccolo, e l’abuso di droghe, hanno inciso significativamente sulla sua vita e sulla sua carriera: ma, nonostante ciò, Bud Powell ha saputo infondere una nuova vitalità al piano jazz.

6.     Chick Corea

Nato nel 1941 nel Massachusetts, Chick Corea ha avuto una lunga carriera, costellata di grandi successi, anche grazie alla sua capacità di evolvere il suo stile nel corso del tempo: dall’avanguardia al jazz fusion fino alla musica classica contemporanea. Sicuramente il suo nome è legato in particolare al jazz fusion, del quale ha gettato le basi insieme a un altro grande del jazz, Miles Davis. 

7.     Herbie Hancock

A soli 23 anni si unisce al Quintetto di Miles Davis: un bel biglietto da visita per presentarlo. Herbie Hancock ha messo in campo nella sua carriera tutta la sua versatilità e trasgressività, sperimentando tutti gli stili e i generi possibili. A renderlo unico è in particolare la sua sperimentazione con l’elettronica e sintetizzatori, che ne ha fatto un punto di riferimento del Nu Jazz.

8.     Scott Joplin

Con Scott Joplin torniamo indietro nel tempo. Questa artista nasce infatti intorno al 1868 in Texas, e con lui facciamo un salto al tempo del ragtime, precursore del jazz. Anche se quindi non si tratta di un musicista jazz tout court, nella sua musica convergono musica classica e stili afroamericani, una contaminazione che poi ritroviamo successivamente nelle opere di tanti jazzisti più famosi. Lo stile di Joplin era certamente meno incline alle improvvisazioni, ma non per questo si tratta di un artista meno importante nella storia della musica jazz. 

9.     Keith Jarrett 

Keith Jarrett è uno dei pianisti jazz più originali e innovativi degli ultimi decenni. Nato in Pennsylvania nel 1945, Jarrett ha iniziato a suonare il pianoforte fin da bambino e ha iniziato a farsi conoscere sulla scena jazz alla fine degli anni ’60. Nel corso della sua carriera, Jarrett ha esplorato una vasta gamma di stili musicali, spaziando dal jazz acustico alle improvvisazioni free-form e alla musica classica contemporanea.

Uno dei suoi lavori più celebri è il doppio album The Köln Concert, registrato dal vivo nel 1975 e considerato uno dei più grandi album jazz della storia. Nel corso della sua carriera, Jarrett ha collaborato con molti altri grandi artisti, tra cui Miles Davis, Charles Lloyd e Gary Peacock.

Keith Jarrett è rimasto uno dei pianisti jazz più originali e innovativi degli ultimi decenni e ha influenzato molti altri artisti nel corso degli anni.

10.  Brad Mehldau 

Con Brad Mehldau chiudiamo la nostra panoramica, tornando al presente. Brad Mehldau è infatti un artista nato nel 1970, e ancora in attività. All’età di 53 anni forse non possiamo considerarlo del tutto una “giovane promessa”: quel che è certo è che chi lo ha visto suonare, come per esempio nel suo tour con Joshua Redman, uno dei migliori sassofonisti di oggi, sa di aver assistito all’esibizione di qualcuno che rimarrà negli annali della storia del jazz.

Quella che vi abbiamo proposto era più che altro una panoramica sui più grandi pianisti jazz di sempre: insieme a loro abbiamo spaziato dal passato al presente, dalle origini del genere alle sue innovazioni più recenti, incontrando diversi stili e diversi generi.