Spedizione gratis a partire da € 90

Chi c’è dietro una hit: alla scoperta dei grandi autori della canzone italiana

di Redazione
 
james stamler k3heD KwH0A unsplash

Portano la loro musica sui palcoscenici più importanti, registrano migliaia di download dei loro brani, ricevono premi e incassano guadagni milionari. No, non stiamo parlando dei cantanti, ma degli autori musicali, che lavorano dietro le quinte per sfornare successo dopo successo.

Nell’articolo di oggi andremo a scoprire quali sono alcuni degli autori italiani contemporanei tra i più proficui e rilevanti nell’attuale panorama musicale italiano.

Antonacci e Cheope, buon sangue non mente

Partiamo con due figli d’arte, che, come i loro padri, stanno lasciando un’importante orma nella storia della musica italiana.

Paolo Antonacci, figlio del cantautore Biagio Antonacci, a differenza del proprio papà non ha scelto di impugnare un microfono e farci sentire la sua voce, ma di intraprendere la carriera di autore musicale. E i risultati sono stati sorprendenti. Dopo essersi laureato in Scienze della comunicazione, Paolo Antonacci si è buttato nel mondo della musica. Scrivere lo ha aiutato a superare un momento molto duro della sua vita. Tra i grandi successi firmati da questo figlio d’arte vanno sicuramente citati Tango e La Dolce Vita di Tananai, Made in Italy di Rosa Chemical e la hit estiva Bellissima, interpretata da Annalisa. Nello scorso Sanremo ha scritto il brano Apnea, portato sul palco dell’Ariston da Emma Marrone e I p’ me tu p’ te di Geolier.

Altro figlio d’arte dalla grande carriera da autore è Alfredo Rapetti, figlio di Giulio, conosciuto a tutti con lo pseudonimo Mogol, a detta di molti il più grande paroliere italiano di sempre. Anche Alfredo ha scelto un nome d’arte, Cheope, ispirato dalla storia egiziana. La sua carriera inizia già negli anni Ottanta, lavorando per Ivan Graziani e Raf. Dopo molti anni, Cheope è oramai un nome ben conosciuto nell’ambiente, grazie alla firma di alcuni brani di grande successo, come Strani Amori di Laura Pausini, e alla collaborazione con alcuni tra i più importanti cantanti italiani, da Adriano Celentano a Ron, da Mina a Mango, passando per Nek, Elisa e Arisa. Nell’ultimo Sanremo erano suoi i pezzi di Fiorella Mannoia, Dargen D’Amico e dei Ricchi e Poveri.

Dalla provincia alla conquista dell’Italia: ET, Michelangelo, Zef.

Passiamo a parlare ora di tre autori che, partendo dalla provincia italiana, hanno scalato le vette del music system, conquistando la penisola a suon di hit.

Jacopo Ettorre, noto come Jacopo Et, originario di Forlì, si è imposto con decisione come autore e compositore in particolare negli ultimi anni. Il suo nome è infatti solitamente accostato a quello di cantanti giovani, come Benj&Fede, Annalisa, Ghali, Madame, Tedua, ma anche artisti più navigati, come Max Pezzali e Giorgia: un corollario di personaggi che fa comprendere anche la versatilità di Jacopo Et, la sua capacità di spaziare tra un genere e l’altro e muoversi attraverso le generazioni. Negli ultimi due Festival di Sanremo ha firmato i brani di Elodie (Due), Paola e Chiara (Furore) Tuta Gold di Mahmood, Fino a qui di Alessandra Amoroso, Governo punk dei Bnkr44 e Il cielo non ci vuole di Fred De Palma, solo per citarne tre tra i più ascoltati.

Nato a Cremona, Michelangelo, all’anagrafe Michele Zocca, ha legato il suo nome a un altro artista lombardo, Blanco, con il quale ha iniziato una fruttuosa collaborazione nel 2019, con pezzi come Notti in Bianco e Mi Fai Impazzire. Michelangelo nel 2024 produce due brani importanti del festival di Sanremo, ovvero I p’ me tu p’ te, presentato da Geolier e Casa mia di Ghali.

Rimanendo in Lombardia, Stefano Tognini, in arte Zef, nato a Sondrio, è molto ricercato come autore in particolare tra giovani artisti come Marracash, Rkomi, Ernia, Annalisa ed Elodie, è stato infatti autore e produttore della hit Pazza Musica con Marco Mengoni nel 2023. La sua carriera svolta quando nel 2013 Guè Pequeno lo ingaggia per lavorare con lui all’album Bravo Ragazzo. Della neo-vincitrice di Sanremo Angelina Mango, Zef ha prodotto Ci pensiamo domani e Che t’o dico a fa’.

Napul’è mille parole…e Davide Petrella lo sa

Concludiamo il nostro articolo con il napoletano Tropico (Davide Petrella), classe 1985. Chi conosce Henry Miller può capire il riferimento nel nome d’arte.

La carriera musicale di Tropico si incanala sulla via del successo quando viene notato da Cesare Cremonini, per il quale scrive numerosi brani. Da lì la strada diventa in discesa. Tropico firma brani per artisti come Fabri Fibra, Marracash, Sfera Ebbasta, Rkomi, Ghali e Mahmood. Ma Tropico riesce a non legarsi a un solo genere. Infatti, compone brani anche per artisti dall’anima più pop, come Elisa, Emma, Elodie o Alessandra Amoroso, per non parlare di Mengoni. I riconoscimenti arrivano anche dal mondo della critica, cosa non sempre scontata. Al Festival di Sanremo riceve infatti un premio “Giancarlo Bigazzi” per la migliore composizione musicale, e anche una Targa Tenco, assegnata ai migliori dischi italiani di canzone d’autore usciti nel corso dell’anno. Negli ultimi anni diventa un habitué del Festival di Sanremo, firmando negli ultimi due anni una decina di brani. Nel 2022 e nel 2024 si presenta con ben quattro brani ogni volta, tra cui Domenica di Achille Lauro, Casa mia di Ghali, Un ragazzo una ragazza dei The Kolors.

Ma sicuramente è il 2023 l’annus mirabilis di Tropico. La sua partecipazione a Sanremo riscontra infatti un doppio successo. I suoi brani si aggiudicano il primo e il secondo posto del podio. Sua è infatti la firma sia su Due Vite, brano di Marco Mengoni, dato da favorito sin da subito, sia su Cenere, il brano con cui Lazza è definitivamente esploso, affermandosi come la vera sorpresa di quell’edizione della kermesse sanremese.

Insomma, che siano figli d’arte, giovani intraprendenti, autori, compositori, quel che è certo è che il panorama musicale italiano si sta rinnovando grazie anche alla creatività di questi personaggi.

Foto di James Stamler su Unsplash