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Charles Mingus, ecco la raccolta con gli indimenticabili concerti a Manhattan

di Redazione
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Sono ormai 44 anni che Charles Mingus ha lasciato questo mondo ma il suo lascito musicale è ancora molto forte nel mondo del jazz e della musica in generale. E per i fan del leggendario musicista americano arriva una raccolta speciale che include le date delle esibizioni al famoso Birdland di New York nel 1961 e 1962, anni del suo periodo di maggiore successo e creatività.

Mingus Takes Manhattan (The Complete Birdland Dates), questo il titolo della raccolta, contiene quattro LP, oltre a un libro dello scrittore Brian Priestley e a una nuova intervista con Charles McPherson.

L’importanza di Charles Mingus nella storia del jazz

Charles Mingus è considerato ancora oggi uno dei più grandi musicisti e compositori jazz della storia della musica. Contrabbassista, pianista e compositore, Mingus è stato un punto di riferimento per la musica jazz soprattutto tra gli anni Cinquanta e Sessanta e ha collaborato con i migliori jazzisti dell’epoca. La rivista Rolling Stone lo ha inserito al secondo posto nella classifica dei migliori bassisti di tutti i tempi.

Nato nel 1922 in Arizona, Mingus ha iniziato a suonare il trombone e il violoncello prima di dedicarsi al contrabbasso. Nella sua formazione artistica durante l’infanzia ebbero un ruolo rilevante i canti gospel delle congregazioni religiose a Watt e Los Angeles. Come tanti artisti di quel periodo subì l’influenza musicale di Duke Ellington soprattutto per la predisposizione al sound orchestrale anziché puramente solistico, circostanza questa che gli valse il soprannome di Baron.

Sebbene avesse suonato con tanti artisti del be-bop – jazz caratterizzato da tempi molto veloci e da elaborazioni armoniche molto innovative, in voga soprattutto nella scena di New York di quel periodo – Mingus decise di non intraprendere quella strada ma di seguire quella tracciata dal pianista Lennie Tristano, precursore del free-jazz – stile caratterizzato dalla ricerca di un’estrema libertà armonica e ritmica, basato sull’improvvisazione e senza schemi formali precostituiti.

Dagli anni Cinquanta i gruppi di Mingus hanno visto susseguirsi i migliori trombonisti, sassofonisti, trombettisti e pianisti. Agli inizi del decennio successivo Mingus fondò un quartetto con Eric Dolphy, Ted Curson e Danni Richmond che portò al grande successo del disco Charles Mingus Presents Charles Mingus. Questo lavoro confermò, tra le altre cose, l’impegno politico del musicista nelle sue composizioni: fu uno dei primi artisti a fondere musica e politica nei propri brani, spinto dall’ossessione che provava verso gli atteggiamenti di razzismo nei suoi confronti – sia da parte di bianchi che di neri – per le sue origini meticce.

Le date al Birdland di New York e la nuova raccolta

I primi anni Sessanta rappresentarono il periodo più creativo per la carriera di Charles Mingus, oltre che quello di maggior successo. Furono anni ricchi di sperimentazioni e composizioni, culminati con la grande tournée europea del 1964 insieme al sestetto composto dallo stesso Mingus, Jaki Byard, Dannie Richmond, Eric Dolphy, Clifford Jordan e Johnny Coles.

In questa fase andarono in scena anche le esibizioni al famoso Birdland di New York: era il biennio 1961- 1962 e, suonando grandi successi, Mingus presentava a rotazione una band tra cui Yusef Lateef, Roland Kirk, Jaki Byard, Booker Ervin, Pepper Adams così come i pilastri Charles McPherson, Dannie Richmond e molti altri. Proprio le date del Birdland sono state raccolte nell’ultimo cofanetto Mingus Takes Manhattan (The Complete Birdland Dates), pubblicate grazie alla collaborazione di Mingus Estate.

La raccolta comprende quattro LP con i concerti realizzati in quei due anni. Di seguito la tracklist completa:

  • LP 1, 21 ottobre 1961 – 24 marzo 1962

‘Nouroog’, ‘Ecclusiastics’, ‘Hog Callin` Blues’, ‘Take The ‘A’ Train’, ‘Fables Of Faubus’, ‘Eat That Pollo’;

  • LP2, 31 marzo – 5 maggio 1962

‘Monk, Funk Or Vice Versa’, ‘Oh Lord, Don’t Let Them…’, ‘Eat That Chicken’, ‘Reets and I’

  • LP3, 5–12 maggio 1962

‘ Monk, Funk o Vice Versa’, ‘Devil Woman’, ‘Eat That Chicken’, ‘Introduction by Symphony Syd’, ‘Peggy’s Blue Skylight’, ‘Tijuana Table Dance (aka Ysabel’s Table Dance)’, ‘Eat That Chicken’

  • LP4 , 19-26 ottobre 1962

‘The Search (I Can’t Get Started)’, ‘Monk, Funk o Vice Versa’, ‘Per favore, non tornare dalla luna’, ‘Eat That Chicken’, ‘Monk, Funk or Vice Versa’, ‘OP’, ‘The Search (I Can’t Get Started)’

Al centro di questo cofanetto, però, c’è un libro di 44 pagine realizzato da Brian Priestley (scrittore e compositore di jazz) con prefazione del bassista Christian McBride e una nuova intervista con Charles McPherson che contiene informazioni inedite sulle date; il tutto è illustrato con il design di Two To Tango e rare fotografie lungo tutta l’opera.

I nastri originali reel-to-reel, ritrovati in uno scantinato del Bronx, sono stati ripuliti e rimasterizzati potendo così fornire queste registrazioni con una qualità finora mai raggiunta. Il loro ritrovamento è stato di un’importanza storica dal momento che si pensava fossero andati ormai perduti: i nastri non rappresentano una pubblicazione audiofila di alto livello ma costituiscono un’importante documentazione storica di alcune delle più emozionanti registrazioni dal vivo di concerti jazz.  “Una finestra temporale nella vita di una leggenda del jazz che era probabilmente al suo apice creativo” – così Christian McBride ha definito questa raccolta, forse nel modo più azzeccato.