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Arriva “Lauro”, il nuovo album di Achille Lauro

di Chiara Di Giambattista
 
Lauro Nuovo Album

Trasgressione. Disobbedienza. Rivoluzione. Tre parole che fino ad oggi hanno significato molto nel vocabolario di Achille Lauro ma che stanno per essere affiancate (o sostituite?) da Rinascita, Riscatto e Consapevolezza.

Arriva “LAURO”, il sesto album di inediti del trentenne cantautore romano ed è, ancora una volta, un uragano di suoni, colori e stati d’animo. Più che un disco, l’ennesima dichiarazione di intenti di un artista che ci ha abituati a non aspettarci mai da lui qualcosa di ordinario ma di stra-ordinario.

Le cose che faccio nascono tutte da sensazioni, da stati d’animo. Fotografo una parte di me” ha dichiarato durante la presentazione del suo ultimo lavoro alla stampa. “La performance non è soltanto mettersi una parrucca o un vestito: tutto ha tante chiavi di lettura. Ogni progetto si può vedere sotto tanti aspetti e quello che emerge è solo la punta dell’iceberg. Io sono ossessionato dai dettagli, in fase di registrazione vado a cambiare i respiri, quello che la gente neanche sente. E prima di far uscire qualcosa la metto in discussione mille volte. Ogni parola non è mai buttata a caso, ogni cosa è valutata e pensata”.

13 brani che raccontano il suo mondo, dall’amore raccontato in mille sfaccettature e sensazioni, alla ribellione generazionale. Dal manifesto femminista di “Marilù” alla citazione di Maradona nel titolo del brano “Barrilete cosmico”: il fuoriclasse argentino venne infatti ribattezzato così dal cronista Victor Hugo Morales durante la partita Argentina-Inghilterra del 1986.

Nella title-track, Lauro si ferma e guarda quello che ha creato in questi anni: le sue scelte hanno fatto molto rumore ma lui non ha mai dimenticato da dove viene. Ed è questa la sua forza. Questo suo voler sempre ricordare gli ultimi, i ragazzi di strada, dei “fuori rotta” come li chiama lui, quello che lui è stato prima di diventare il discusso interprete di un glam-rock del nuovo millennio che è sicuramente riconoscente al passato ma che trova ogni giorno linfa vitale nella curiosità, nella creatività, nel lavoro e nella cura di ciò che si vuole comunicare. “Sono stato fortunato perché ho capito presto chi volevo diventare e sono fuggito dai modelli negativi. La mia Roma è una città decadente ma poetica, che regala tanto. Non a caso ci ha dato artisti come Rino Gaetano, ma anche Mannarino, Coez e uno su tutti: Franco Califano, che ha messo le emozioni nei propri pezzi, lasciando qualcosa di emotivo. Devo ringraziare tutto quello che ho vissuto, tutto quello che è stato, la periferia dove sono cresciuto perché non sarei quello che sono oggi.”

“Questo disco – continua – nasce in maniera spontanea. Molte frasi che trovate in queste canzoni sono riflessioni su di me, sull’amore corrisposto, sull’attrazione sessuale, sul cinismo. Ma anche sulla vita. Chi è che non guarda il futuro sognando? Io sono una persona malinconica e guardo al passato con malinconia e al futuro come un grande sognatore. Il presente non lo vivo e questa è la cosa peggiore di me ma che, allo stesso tempo, è un po’ il motore di tutto. Io magari non scrivo per 6 mesi, poi in pochi giorni scrivo 2 album interi.”

La cover stavolta è rappresentata solo dal suo nome, con la grafica di un vecchio giochino che tutti noi abbiamo fatto ai tempi della scuola: “La copertina è minimalista rispetto a quello che ci si sarebbe aspettato da me dopo i 3 Sanremo e le performance costruite negli ultimi anni. Il gioco dell’impiccato è un po’ la metafora della vita, e non solo, contraddittoriamente, un gioco per bambini.”

Lauro è la scintilla ma il suo team è quello che gli permette di realizzare i desideri della sua onirica creatività: “Per me la musica è qualcosa di profondo perché ferma le mie personalità: alla gente può piacere o no ma è parte di me, non solo un passatempo. A me non piace chiamare arte, poesia quello che faccio. Noi siamo artigiani e quello che abbiamo fatto dal primo giorno lo abbiamo fatto mattone su mattone concependo il fallimento come possibilità.”

Achille Lauro poi gioca ambiguamente sulla possibilità di ritirarsi come fece Mina e forse, lui che ci ha abituati ai colpi di scena, potrebbe anche farlo e sparire. Per sempre? Ma no, solo fino alla prossima rinascita.

Qui trovate il Vinile Autografato Popup Rosso di “LAURO” in edizione numerata in esclusiva per Discoteca Laziale.