Non solo trama, cast, sceneggiatura o scenografie: il successo di un film spesso dipende anche dall’impatto della colonna sonora nei confronti degli spettatori. La storia del cinema è piena di casi in cui un film ha ottenuto una notevole popolarità grazie alle musiche contenute al suo interno. Alcuni lungometraggi, infatti, non avrebbero avuto la stessa presa sul pubblico senza colonne sonore entrate per sempre nell’immaginario collettivo; in alcuni casi esse godono di vita propria, separate dal film stesso, talmente è stato ampio il successo riscontrato.
Alzi la mano, del resto, chi non conosce la leggendaria intro di Guerre Stellari pur non avendo mai visto la saga o le inconfondibili colonne sonore di Via col vento e Grease, tanto per citarne alcuni.
Le colonne sonore dei film rappresentano aspetti che non sono assolutamente di secondaria importanza, composte direttamente da alcuni dei più importanti compositori della storia – come Hans Zimmer o Ennio Morricone. Ma sono tanti anche i casi in cui canzoni non registrate appositamente per il film – e, tuttavia, inserite nella colonna sonora – acquisiscono un rinnovato successo, venendo identificate con il film stesso.
Nelle prossime righe andremo a vedere una nostra selezione di casi (tra i tantissimi) in cui la colonna sonora ha avuto un enorme successo nel pubblico rendendo ancor più iconico il film in questione.
Le più famose composizioni nella storia del cinema
Sono tantissime le colonne sonore diventate celebri nella storia del cinema ed è impossibile elencarle tutte: composizioni entrate per sempre nella memoria degli appassionati del grande schermo.
Esistono colonne sonore che si integrano perfettamente con le scene di un film, altre che risaltano un particolare momento carico di tensione. Negli anni abbiamo assistito a tantissime colonne sonore degne di nota, che hanno aggiunto quel qualcosa in più per il successo di un film. Vediamo quindi una carrellata di alcune delle colonne sonore più innovative.
All’alba dello scorso decennio uscì The Social Network, film incentrato sui fondatori di Facebook e sui risvolti sociali provocati dalla loro creatura. Uno degli elementi più apprezzati fu sicuramente la colonna sonora realizzata da Trent Reznor e Atticus Ross: un’opera musicale ambient che ha prodotto una magnifica composizione atmosferica.
Andando più indietro nel tempo, la fortunata saga di Blade Runner si avvalse di due nomi di eccellenza per le composizioni. Il primo capitolo vide la collaborazione di Vangelis che scelse un approccio molto particolare per la realizzazione ossia quella di non voler sapere nulla della trama del film ma solo di visionare alcuni spezzoni e comporre sulla base delle emozioni che gli suscitavano quei brevi filmati. Vangelis introdusse i suoi sintetizzatori, diventati inconfondibili, che insieme agli echi eterei del Lexicon 224-X diedero l’effetto ideale per l’atmosfera cupa della metropoli del film. In Blade Runner 2049, invece, furono Hans Zimmer e Benjamin Wallfisch a firmare la colonna sonora con atmosfere ancora più cupe e desolanti in una totale assenza di parti ritmiche.
Restando tra le composizioni di Zimmer, come dimenticare poi la colonna sonora di Dunkirk, film del 2017 diretto da Christofer Nolan, con i suoni caratterizzati da quel ticchettio di orologio sintetizzato e modificato, utile a incastrare le diverse storie nella trama e a mantenere sempre alta l’intensità. Per raggiungere questo esito Zimmer fece ricorso alla scala Shepard, una sorta di illusione acustica che fa credere che ci sia sempre un tono ascendente. Effetto riuscito, si può dire.
Indelebili anche le musiche di Ennio Morricone per molti film, in particolare per il filone degli Spaghetti Western. In Il buono, il brutto e il cattivo la colonna sonora fatta di spari, fischi e jodel si combina perfettamente con lo scenario della guerra di secessione americana. Uno dei suoi più noti capolavori è la colonna sonora di C’era una volta in America, film del 1984, dove raggiunge secondo molti la massima espressione artistica.
Canzoni diventate famose grazie ai film
Oltre alle composizioni originali ci sono state molte canzoni che hanno trovato – o ritrovato – il successo grazie all’accostamento con qualche film iconico. Alcune colonne sonore sono entrate indelebilmente nella memoria del pubblico come la splendida Born Sleepy degli Underworld che ha caratterizzato la scena finale del celebre film Trainspotting, o la struggente My Heart Will Go On di Celine Dion che è praticamente impossibile separare da Titanic.
Per capire l’importanza della colonna sonora basta guardare al successo de La Febbre del Sabato sera, film del 1977 che diede la ribalta a John Travolta e che fu un vero e proprio omaggio alla disco music di quegli anni: il disco della colonna sonora vendette 41 milioni di copie nel mondo con canzoni all’interno diventate un simbolo di quel film e di quegli anni come Stayin Alive, Night Fever e You should be dancing dei Bee Gees. Sempre in quegli anni un discorso simile si può fare per Grease (1978) con hit diventate celebri come You’re the one that I want cantata da Olivia Newton e John Travolta.
Elton John nel 1994 diede la sua voce a una storica colonna sonora (Can you feel the love tonight), con l’aiuto del solito Hans Zimmer, per il film Il Re Leone che vinse due Oscar.
In questo elenco è giusto menzionare anche canzoni che hanno trovato una seconda giovinezza grazie al successo del film al quale hanno fatto da cornice; su tutti il capolavoro Bang Bang (You Shot Me Down) di Nancy Sinatra del 1966 riportata in voga dal film Kill Bill vol.1 del 1994.
Il binomio musica-cinema ha regalato tantissimi altri casi di successo reciproco ed è impossibile citarli tutti; questi esempi di colonne sonori illustri, tuttavia, confermano ancora una volta come la scelta musicale per un film non rappresenti affatto un aspetto secondario.
Foto di Felipe Bustillo su Unsplash