We Re Okay But We'Re Lost Anyway

"Fondata nel 2006 da Vincent Bertholet (Hyperculte), l'Orchestre Tout Puissant Marcel Duchamp è un progetto su larga scala. Concepita come una vera e propria orchestra, la dimensione dell'ensemble è variata nel tempo. Ora con 12 membri, 14 in passato o 6 all'inizio, l'ensemble ha percorso i palcoscenici d'Europa per dimostrare che la formula "più siamo meglio è" non è mai stata più vera che sul palco. Sia in festival prestigiosi (Pale´o Festival de Nyon, Fusion Festival, Incubate, Womad, Bad Bonn Kilbi, Jazz a` la Vilette) che nei quattro album pubblicati dal suo lancio, il gruppo mostra una fluidità incredibile. L'Orchestre Tout Puissant Marcel Duchamp (titolo malizioso in omaggio ai gruppi tradizionali africani -Orchestre Tout Puissant Konono n°1, Orchestre Tout Puissant Polyrytmo etc... - e ad uno dei più grandi dinamizzatori dell'arte del XX secolo) abbraccia le forme dei suoi musicisti spingendoli ai loro limiti. Il risultato è un suono potente, sperimentale, instabile e terribilmente vivo e organico. Queste caratteristiche si ritrovano su We're OK. But We're Lost Anyway, quinta opera della band. Costruito intorno a dodici musicisti, estirpati dai loro rispettivi biotopi, sviluppa una musicalità ripetitiva che, dispiegata in ondate successive, crea una sensazione di trance. Mescolando free jazz, post punk, high life, brass band, miscele sinfoniche e kraut rock, il loro suono non fa che superare i limiti di genere. Trascendentale, quasi rituale, la musica è accoppiata a testi potenti, declamati con rabbia contro un mondo che sta cadendo a pezzi. Adorcista, ipnotica e post-sincratica, l'Orchestre Tout Puissant Marcel Duchamp, lontana dal manifesto di Tzara, è a metà tra i salmi fonetici di Hugo Ball, una processione sufi che si trasforma in rissa e un rito voodoo, ma sempre con una precisione propria della monomania di un asperger.