Terrapath

Guardate la copertina dell'album di debutto dei Plantoid, l'opera jazzistica e prog-rock Terrapath. In un paesaggio desolato e nebbioso si staglia un'enorme struttura metà pianta e metà macchina che assomiglia a un'astronave sopra figure avvolte dall'ombra. È strano e inquietante, ma suscita anche un senso di meraviglia e nostalgia, come se foste un bambino che apre il suo romanzo di fantascienza preferito. Ricorda le opere d'arte rock degli anni '70, in cui le scene fantasy ornate ci fissano dalle copertine polverose dei vinili, eppure è stata realizzata con il software di intelligenza artificiale Midjourney, decisamente moderno. In breve, è l'immagine perfetta per una band in grado di unire il vecchio e il nuovo in modo fresco ed emozionante.