Songs To Play

Sette anni sono trascorsi dall’ultima uscita di “The Evangelist” di Robert Forster. Era il 2008. Sette anni dall’uscita di quello che, da molti, è considerato il miglior lavoro solista di Forster, assolutamente sui livelli dei dischi realizzati con i suoi The Go-Betweens. Nel frattempo però Robert non è stato con le mani in mano, ha prodotto i dischi di un paio di band di Brisbane, ha lavorato come critico per una rivista Australiana ed ha ovviamente curato la selezione di G Stands For Go-Betweens. Volume 1, primo dei tre box dedicati ad una delle più grandi band australiani, di cui David è stato fondatore. Il nuovo lavoro, intitolato “Songs to Play”, seppur riconoscibile dopo pochi secondi, è quanto di più innovativo Robert Forster abbia scritto: melodie avvolgenti e incisive insieme a testi ricchi di senso dell’umorismo. Dieci brani registrati nella sua casa di Brisbane, in uno studio analogico con l’aiuto dei polistrumentisti Scott Bromley e Luke MCDonald, del batterista Matt Piele e della violinista e cantante Karin Baumler. Sette anni senza ovviamente scordarsi come si fa a scrivere belle canzoni.