Stereo Mind Game (Vinyl Coloured) (Indie Exclusive)

Elena Tonra non sarà un'appassionata nuotatrice, ma il suono del nuovo album dei Daughter "Stereo Mind Game" sembra un oceano in cui ci si vuole tuffare. Il terzo album della band britannica, che è anche il primo in studio dopo sette anni, tratta di ciò che significa essere separati dai propri cari e anche da se stessi - un argomento complesso. Daughter, il trio composto da Elena Tonra, Igor Haefeli e Remi Aguilella, è stato fondato nel 2010. Dopo aver pubblicato due album in studio, "If You Leave" (2013) e "Not to Disappear" (2016), e la colonna sonora del videogioco Music "From Before the Storm" (2017), hanno deciso di prendersi una pausa. Poco prima, però, si sono riuniti a Los Angeles, tra un tour di supporto ai The National e i loro primi concerti da headliner in Sud America. È qui che è iniziato il lavoro sul nuovo album. Dopodiché c'è stato il silenzio, sia come band che tra di loro. Negli anni successivi, mentre i membri lavoravano ai propri progetti, compreso il disco solista di Tonra come Ex:Re, i Daughter si sono occasionalmente incontrati per scrivere insieme negli studi di Londra, Portland e San Diego, dove Haefeli ha vissuto per sei mesi nel 2019. La figura romantica centrale del disco è una persona che Tonra ha incontrato lì in visita da Londra. Hanno condiviso un legame significativo, ma lei sapeva che l'Atlantico li separava. Daughter ha iniziato a registrare le dodici canzoni dell'album nel 2021. Haefeli, che vive a Bristol, ha incontrato Tonra nei Middle Farm Studios di Devon. Aguilella, che vive a Portland, Oregon, ha registrato le sue parti di batteria al Bocce Studio di Vancouver, Washington. Haefeli ha prodotto alcune canzoni, mentre Tonra ha prodotto "Junkmail". Le altre canzoni sono state prodotte insieme. Il desiderio di attraversare le distanze fisiche, un sentimento che si è intensificato durante la pandemia, è infuso in molti di questi brani. In "Wish I Could Cross the Sea" si sentono le note vocali dei giovani nipoti di Tonra, che vivono in Italia. "(Missed Calls)" contiene un'altra nota vocale in cui un amico descrive un sogno. Con alcuni effetti modulari, il suono è spettralmente inquietante. Questi messaggi, tentativi di connessione da parte di persone care che non si vedono, "possono tirarti fuori dal pozzo", dice Tonra, ma solo se si risponde al telefono. Quando si lascia entrare gli altri, può emergere la bellezza. Il sentimento profondo proviene dagli archi del 12 Ensemble, l'orchestra d'archi londinese che si sente in molti brani dell'album. I brani, arrangiati da Haefeli e Tonra e orchestrati da Josephine Stephenson, sono stati registrati, come si conviene, presso The Pool, uno spazio a Bermondsey, nel sud di Londra, che era un ex stabilimento balneare. Un quartetto di ottoni conferisce inoltre un confortante calore sonoro a "Neptune" e "To Rage". Mentre il lavoro precedente dei Daughter trovava la sua forza nell'onestà disarmata ed emotiva, "Stereo Mind Game" parla di emozioni contrastanti. "Si tratta di non lavorare in categorie assolute", dice Haefeli. Dopo oltre un decennio di rappresentazione delle emozioni più oscure, i Daughter hanno registrato il loro album più ottimista e quasi radioso.