Requiem For The Enslaved

Decca pubblica il nuovo lavoro del compositore statunitense Carlos Simon “Requiem for the Enslaved”, un lavoro complesso la cui architettura si basa sul tradizionale requiem cattolico interpolato con musiche degli spiritual afroamericani che generano un pezzo affascinante per ensemble da camera e testo recitato.
Requiem for the Enslaved è stato commissionato dalla Georgetown University - dove Simon è attualmente insegna composizione - a seguito di una decisione del corpo studentesco nel 2020 che ha votato per istituire un fondo di riparazione da donare ai discendenti di 272 schiavi che furono venduti per $ 115.000 dai gesuiti del Maryland, i fondatori di Georgetown, nel 1838 per salvare l'università dalla bancarotta. Quest'opera onora la scomparsa di quelle persone acquistate e vendute dai fondatori.
La musica di Carlos Simon trascende il genere, con influenze jazz e gospel che incontrano la composizione classica contemporanea all'avanguardia. Requiem for the Enslaved adatta la forma del requiem in dieci movimenti, con testi recitati scritti dall'artista hip-hop Marco Pavé, che attinge dall'eredità della narrazione griot e jali dell'Africa occidentale. Echi del canto gregoriano si fondono nello stile neoromantico perfettamente interpretato del pionieristico ensemble di Boston Hub New Music e dal trombettista MK Zulu.