Approfondimento
Il pittore e musicista newyorkese Tor Lundvall inizialmente immaginava il suo quattordicesimo album, Beautiful Illusions, come un affare interamente strumentale, "ispirato dai ricordi di quando era seduto in una chiesa o in una cattedrale a guardare la luce del sole mutevole attraverso le vetrate colorate". Non meravigliatevi dunque di assistere ad un astratto corollario di elettroniche analogici e passaggi sintetici che rivedono le coordinate della primordiale new age come di certa musica cosmica più oscura.