Toni, figlio di una emigrante italiana, respinto in
Italia dalla Svizzera dove ha trascorso un'infanzia e un'adolescenza
difficili, vive per anni in una capanna sul fiume senza mai cedere alla
solitudine, al freddo e alla fame. L'incontro con lo scultore Renato
Marino Mazzacurati è l'occasione per riavvicinarsi alla pittura, è
l'inizio di un riscatto in cui sente che l'arte è l'unico tramite per
costruire la sua identità, la vera possibilità di farsi riconoscere e
amare dal mondo. El Tudesc, come lo chiama la gente è un uomo solo,
rachitico, brutto, sovente deriso e umiliato. Diventerà il pittore
immaginifico che dipinge il suo mondo fantastico di tigri, gorilla e
giaguari stando sulle sponde del Po.