Voids

In Voids, il compositore e produttore John Mark Lapham trasforma il suo progetto discografico Old Fire in un vasto murale che illustra l'isolamento e il degrado che hanno caratterizzato la crescita nel Texas occidentale, e le perdite e gli attriti che ha sopportato in un contesto così cupo. Album largamente collaborativo, Voids impiega i talenti dei vocalist Bill Callahan, Emily Cross, Adam Torres e Julia Holter, insieme a una miriade di musicisti, nella metà dei 12 brani, fluidi nel genere ma straordinariamente coesi. Insieme alle canzoni strumentali aggiuntive, l'album spazia dal dream-pop barocco all'ambient cinematografico, ai droni di tipo raga, all'avant-country e perfino allo spiritual jazz, il tutto impregnato di forza poetica e bruciato dal sole del Texas occidentale. È sotto questo stesso sole che, negli ultimi cinque anni, Lapham ha perso entrambi i genitori, ha elaborato il lutto di due relazioni in via di esaurimento e ha affrontato le conseguenze della pandemia, prima di trasformare le sue esperienze di vita nei rottami arrugginiti che hanno costruito Voids dalle fondamenta.