Water Aves

solo l'anno segna il 50° compleanno del cantautore, ma vede anche l'uscita estiva del
suo 18° album in studio, l'impressionistico e intonato Reggae Film Star. E c'è di più: il
adesso Sub Pop Records ristampa il full-length di debutto di Jurado, Waters Ave S del
1997. Opera di un giovane artista guidato da complesse visioni interiori, l'LP offre una
nuova occasione per esaminare quanta strada abbia fatto Jurado nei 25 anni trascorsi
dalla sua pubblicazione, ma dimostra anche quanto il suo punto di vista e la sua vivida scenografia fossero ben saldi fin
dall'inizio. Sebbene sia una novità per lo studio, la lente narrativa di Jurado è ben affinata; queste composizioni sono piene
di personaggi che vagano nella natura psichica, imperfetti ma comunque sicuri di sé, o almeno abbastanza sicuri. Chi ha
familiarità solo con il folk di Jurado dalle tinte ambient o con la psichedelia AM gold troverà l'album più punk del previsto, ricco
di bassline post-punk, chitarre elettriche e un tenore giovanile nella voce di Jurado. Ma ciò che colpisce di più del disco è
quanto il suo mondo sia completamente formato, soprattutto in canzoni come l'allampanata "Angel of May", la fantascientifica
"Space Age Mom" e la semplicità luttuosa della title track. Jurado aveva appena iniziato, ma la strada che avrebbe seguito
sembra tracciata da Waters Ave S. 25 anni dopo, è chiaro che lo spirito creativo che alimenta questo disco idiosincratico ed
esuberante è quello che spinge Jurado ancora oggi.